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Traversata delle 13 Cime del Cevedale


TRAVERSATA DEL CEVEDALE CASATI VIOZ BRANCA

Gruppo

Da 1 a 4 Partecipanti

Ritrovo

S. Caterina V.

Difficoltà

IMPEGNATIVO

Durata Tour

3 Giorni

Costo

A partire da 300€

con 4 partecipanti

Programma della Traversata Rif. Casati Rif.Vioz e Branca

1° Giorno

Il primo giorno, dopo aver raggiunto Santa Caterina Valfurva, ci si dirige lungo la strada della Valle dei Forni fino al parcheggio presso il Rifugio Alb. Ghiacciaio dei Forni (2178 metri). Da qui, iniziamo il cammino lungo un sentiero che, all'inizio, attraversa una strada sterrata in salita fino a Malga Forni. Successivamente, il sentiero si biforca a sinistra verso la Valle di Cedec, portandoci verso il Rifugio Casati. Durante il percorso, godremo di una vista mozzafiato sulla seraccata della Vedretta di Cedec. Dopo aver raggiunto il Passo e il Rifugio Casati (3254 metri), avremo completato il percorso in circa 2 ore e 45 minuti, guadagnando un dislivello di 1000 metri.

2° Giorno

Il secondo giorno, partiremo dal rifugio all'alba. Preparati con l'attrezzatura necessaria per attraversare i ghiacciai, risaliremo la Vedretta fino a raggiungere il pianoro ai piedi delle pareti Nord-Ovest del Cevedale e della ZufalSpitze. Da qui, seguiremo una chiara traccia che si dirige verso destra, attraversando la terminale dove il pendio è meno ripido. Attraverso un paio di inversioni, raggiungeremo il colle a pochi metri dalla vetta del Monte Cevedale (3769 metri). Dalla vetta del Monte Cevedale, intraprenderemo una discesa verso la cresta rocciosa del Monte Rosole. Questa cresta si percorre agevolmente anche con i ramponi, grazie all'alternanza di tratti rocciosi e attraversamenti su ghiacciaio. Dopo aver scalato facilmente il Monte Rosole (3529 metri), raggiungeremo in breve tempo il bivacco Colombo, da cui torneremo sul ghiacciaio. Dopo una breve discesa fino al Col de la Mare (3442 metri), inizieremo l'ascesa verso il Palon de la Mare, seguendo un facile pendio innevato. Dalla vetta, scenderemo lungo la cresta rocciosa fino al Passo della Vedretta Rossa (3405 metri), dopo il quale torneremo sul ghiacciaio. Continueremo la salita verso il Monte Vioz (3645 metri), godendo di una vista panoramica sull'intera traversata, per poi scendere al Rifugio Mantova al Vioz (3535 metri). In questa tappa, avremo impiegato circa 7 ore e 30 minuti, guadagnando 1197 metri di dislivello positivo e affrontando una discesa di 940 metri.

3° Giorno

Il terzo giorno, di buon mattino inizieremo inizieremo a risalire il Monte Vioz (3645 metri) ed entreremo sul ghiacciaio, raggiungendo il Passo della Vedretta Rossa. Dall'ampia conca glaciale scenderemo per il ghiacciaio dei Forni. Su questo itinerario sono presenti molte testimonianze della Grande Guerra, una visita a ricordo non può mancare. usciremo dal ghiacciaio per sentiero che ci porterà al lago di Rosole vicino al Rif. Branca dove potremo fermarci per il pranzo, per poi completare il nostro Tour del Cevedale scendendo nella Valle dei Forni.
Concluderemo la nostra Traversata dal Rif. Mantova in circa 6 ore di cammino.

TRAVERSATA DELLE 13 CIME AL CEVEDALE

Gruppo

Da 1 a 2 Partecipanti

Ritrovo

S. Caterina V.

Difficoltà

IMPEGNATIVO

Durata Tour

4 Giorni

Costo

Info Guida

ALPINISMO ORTLES CEVEDALE
Informazioni sulla Traversata delle 13 Cime del Cevedale


Al momento è possibile percorrere la traversata con una notte sotto le stelle, nelle vicinanze del Bivacco Meneghello non più presente in seguito ad un crollo.
La traversata delle 13 Cime è un'avventura epica che si sviluppa nel suggestivo scenario del Parco Nazionale dello Stelvio, abbracciando i territori della Lombardia e del Trentino Alto Adige. Questo tour offre un mix avvincente di creste rocciose e ghiacciai, creando un terreno stimolante per gli amanti dell'alpinismo.
Per affrontare questa sfida, è necessaria una buona forma fisica, esperienza di arrampicata base e nell'uso di picozza e ramponi, L'impegno è alto pur mantenendosi a un'altitudine di circa 3300 metri. La traversata si estende su un percorso di 17 chilometri, che può essere suddiviso in 2 giorni trascorsi in rifugi confortevoli e 2 giorni in bivacco, permettendoti di immergerti completamente nell'autentico ambiente dell'Alta Montagna.
Per la mia esperienza, l'opzione di effettuare la traversata su più giorni rende il percorso più accessibile e aumenta le probabilità di successo.

Programma della Traversata 13 Cime

1° Giorno

Il primo giorno, dopo aver raggiunto Santa Caterina Valfurva, ci si dirige lungo la strada della Valle dei Forni fino al parcheggio presso il Rifugio Alb. Ghiacciaio dei Forni (2178 metri). Da qui, iniziamo il cammino lungo un sentiero che, all'inizio, attraversa una strada sterrata in salita fino a Malga Forni. Successivamente, il sentiero si biforca a sinistra verso la Valle di Cedec, portandoci verso il Rifugio Casati. Durante il percorso, godremo di una vista mozzafiato sulla seraccata della Vedretta di Cedec. Dopo aver raggiunto il Passo e il Rifugio Casati (3254 metri), avremo completato il percorso in circa 2 ore e 45 minuti, guadagnando un dislivello di 1000 metri.

2° Giorno

Il secondo giorno, partiremo dal rifugio all'alba. Preparati con l'attrezzatura necessaria per attraversare i ghiacciai, risaliremo la Vedretta fino a raggiungere il pianoro ai piedi delle pareti Nord-Ovest del Cevedale e della ZufalSpitze. Da qui, seguiremo una chiara traccia che si dirige verso destra, attraversando la terminale dove il pendio è meno ripido. Attraverso un paio di inversioni, raggiungeremo il colle a pochi metri dalla vetta del Monte Cevedale (3769 metri). Dalla vetta del Monte Cevedale, intraprenderemo una discesa verso la cresta rocciosa del Monte Rosole. Questa cresta si percorre agevolmente anche con i ramponi, grazie all'alternanza di tratti rocciosi e attraversamenti su ghiacciaio. Dopo aver scalato facilmente il Monte Rosole (3529 metri), raggiungeremo in breve tempo il bivacco Colombo, da cui torneremo sul ghiacciaio. Dopo una breve discesa fino al Col de la Mare (3442 metri), inizieremo l'ascesa verso il Palon de la Mare, seguendo un facile pendio innevato. Dalla vetta, scenderemo lungo la cresta rocciosa fino al Passo della Vedretta Rossa (3405 metri), dopo il quale torneremo sul ghiacciaio. Continueremo la salita verso il Monte Vioz (3645 metri), godendo di una vista panoramica sull'intera traversata, per poi scendere al Rifugio Mantova al Vioz (3535 metri). In questa tappa, avremo impiegato circa 7 ore e 30 minuti, guadagnando 1197 metri di dislivello positivo e affrontando una discesa di 940 metri.

3° Giorno

Il terzo giorno, inizieremo la giornata presto, con colazione al rifugio alle 4:45 e partenza alle 5:00. Risaliremo il Monte Vioz (3645 metri) e, attraversando la conca del ghiacciaio, raggiungeremo la Cima Linke (3631 metri). Da qui, inizieremo la discesa verso il Colle del Vioz, superando una prima sella e risalendo sulla cresta per poi scendere al Colle del Vioz (3330 metri). La salita alla Punta Taviela è attrezzata con adeguata sicurezza, attraversando tratti di roccia poco stabili ricercando i passaggi agevoli. Due tratti sono dotati di catene per garantire una maggiore sicurezza. Usciti dalla cresta rocciosa, percorreremo una diagonale su ghiacciaio che ci condurrà direttamente in cima alla Punta Taviela (3612 metri). Da qui, proseguiremo attraversando tratti alternati di neve e roccia fino alla Cima di Pejo (3549 metri) e, mantenendoci sulla cresta, raggiungeremo la Rocca Santa Caterina (3529 metri). Questo tratto di cresta diventa molto più affilato e richiede costante concentrazione, offrendo un'esperienza mozzafiato. Il percorso si snoda sul filo di cresta, con una traccia chiara grazie al passaggio di numerosi alpinisti. Dalla Rocca, scenderemo subito lungo la cresta verso un tratto ripido e impegnativo, descritto come la sezione più delicata di tutta la traversata: 5 metri di parete di IV grado, attrezzata con catene e gradini nella roccia. Superato questo passaggio in breve tempo, seguiremo una traversa pianeggiante su una affilata lama di roccia sopra placche aeree, affrontando il passaggio con attenzione, sfruttando la lama per mani e piedi. Senza dubbio, questi sono i passaggi più impegnativi. Una volta raggiunto il Colle Cadini (3409 metri), procederemo verso la Punta osservando le baracche e i camminamenti della Prima Guerra Mondiale. Gli ultimi metri di scalinata di larice in trincea ci condurranno direttamente alla Punta Cadini (3524 metri), dove i resti delle baracche e delle postazioni dominano la vista sull'intero Ghiacciaio dei Forni. Da qui, è possibile scendere seguendo i reticolati lungo la cresta verso sud e raggiungere facilmente il Colle degli Orsi (3440 metri). Poco sopra il colle il bivacco Meneghello (3440) ospitava per la notte, purtroppo non è più presente ma un bivacco sotto le stelle è sempre possibile . (Qui è possibile scendere a Pejo con lunga disccesa).

4° Giorno

Il quarto giorno, continueremo a rimanere sulla neve, salendo il pendio ghiacciato, che diventa sempre più ripido fino a raggiungere il Monte Giumella (3594 metri). Dopo un breve tratto pianeggiante sul ghiacciaio, saliremo direttamente alla croce di Punta San Matteo (3678 metri). Proseguendo, percorreremo creste di ghiaccio e roccia, affrontando la salita dalla Cima Dosegù (3560 metri) alla Punta Pedranzini (3599 metri) con passaggi di primo grado. Successivamente, scenderemo verso una sella e procederemo in salita verso l'ultima cima, il Pizzo Tresero (3594 metri), dove troveremo il Bivacco Seveso (3450 metri) dove riposeremo prima di dirigerci al Passo Gavia il mattino successivo.( 5° giorno opzionale) È possibile percorrere la traversata anche in senso contrario.

Informazioni utili

LA QUOTA COMPRENDE:
  • Insegnamento ed accompagnamento della Guida Alpina;
  • Utilizzo del materiale comune;
  • Assicurazione Soccorso e Recupero Europa.
  • LA QUOTA NON COMPRENDE:
  • viaggio A / R;
  • Mezza pensione al Rifugio.
  • Spese della Guida da dividere fra i partecipanti.
  • Tutto quanto non specificato alla voce "La quota comprende".

  • NOTE:
    La quota è fissa e riferita a persona sia per uscita di gruppo che privata.
  • E' richiesto un acconto al momento della prenotazione e il saldo 3 giorni prima della partenza;
  • Potete consultare le Condizioni Contrattuali QUI
"Discesa magnifica su polvere a 5 stelle. Grazie ancora a Luigi per il bellissimo giro e per I consigli su come utilizzare la split in salita (essendo alla mia prima uscita). Assolutamente consigliato".! Google
Luca Filios, Snowborder
"Sono salita con Luigi alla torre Delago e alla torre Stabeler, è stata una guida eccezionale che mi ha permesso di fare una via classica e bellissima che guardavo da tempo. Con grande professionalità e simpatia mi ha accompagnato fino alla vetta, spiegandomi le varie manovre di corda e i nodi necessari. Consiglio vivamente per qualsiasi esperienza estiva e invernale!! Grazie Luigi"!!!! Google
Marcella Cabrini, Climber
Fantastica esperienza sulla ferrata tridentina! Luigi perfetta guida ci ha fatto sentire “a casa” anche nei tratti più complessi. Conosce benissimo tutta la zona sfruttatelo per qualsiasi consiglio vi occorra!! :) non vediamo l’ora di tornare per un’altra ferrata!!! Grazie!! Google
Matteo Frizziero, Prima Ferrata
"Fatta uscita su via alpinistica. Ottima esperienza, persona molto cordiale e super preparata, lo consiglio". Google
Riccardo, Climber
"Fatta uscita su via alpinistica. Ottima esperienza, persona molto cordiale e super preparata, lo consiglio". Google
Riccardo Dini, Climber
"Consiglio vivamente a chiunque la guida per salite impegnative, ferrate ed escursioni. Il sottoscritto è rimasto ipersoddisfatto della salita alla torre Stabeler". Goggle
Aidano Gatti, Climber

Domande Frequenti FAQ

Faq Alpinismo

  • Primi passi Alpinismo

    Le montagne di Alta quota posso essere salite anche da Escursionisti allenati con una buona abitudine al cammino e in grado di percorrere dislivelli ameno di 1000-1200 mt. su sentieri montani. Ognuno dovrà confrontarsi con l'acclimatazione e il mal di montagna, la guida vi insegnerà a camminare con i ramponi e picozza nell'attraversamento dei terreni glaciali e le regole della cordata.

  • Quali sono le Gite Collettive?

    Alla pagina del Calendario troverete tutte le date delle gite Alpinistiche Collettive che normalmente si svolgono su itinerari da Facili a Media Difficoltà sulle principali montagne delle Alpi. Per una più efficace organizzazione vi chiedo di prenotare per tempo mettendovi in lista per le giornate di interesse; formeremo più velocemente i gruppi e l'uscita potrà essere confermata a partire dal numero minimo di partecipanti, (di solito da 4-5). Se non raggiunto è possibile effettuare l'uscita rinegoziando la quota di partecipazione.

  • Quali sono le Uscite Private con la Guida?

    Le "Uscite Private" sono le uscite richieste dai Clienti in qualsiasi data in cui la Guida che vi accompagnerà in escursioni alpinistiche di una giornata o più giorni.

  • Cosa portare nello zaino

    Partiamo chiaramente da un buon paio di scarponi impermeabili, ramponi, picozza, imbraco e un buon casco.

    Nello zaino:
    - occhiali da sole
    - thermos o borraccia
    - viveri da corsa, barrette, cioccolato
    - cambio da Rifugio e sacco lenzuolo per la notte
    - guanti, leggeri e pesanti
    - berretto
    - zaino 35 litri

  • Come mi devo vestire?

    Il nostro abbigliamento è a "strati", che ci consente di modulare il nostro calore in funzione della temperatura esterna e non sudare eccessivamente. Di seguito un breve elenco:

    - Intimo merinos
    - pile leggero
    - piumino leggero
    - guscio in goretex
    - pantalone medio pesante
    - calze di ricambio

  • Orari e Appuntamenti?

    Il luogo e gli orari di ritrovo saranno comunicati prima dell'uscita. Un luogo di massima è sempre indicato nella scheda.